L’Azienda Agricola “Tadio” di per sé ha una storia molto breve: nata a gennaio del 2020, è una startup giovane che si innesta su un’azienda di famiglia tramandata da generazioni. Si tratta infatti del naturale sviluppo dell’attività paziente e tenace di una famiglia che da sempre vive della terra che lavora. L’azienda di famiglia nata a fine anni ’60 fu fondata da Nonno Anteo, “Teo Tadio” per gli amici. L’azienda agli inizi era molto variegata, c’era la stalla con un piccolo allevamento di vacche da latte e animali da cortile, la maggior parte dei terreni era dedicata ai seminativi mentre solo una piccola parte era dedicata alle vigne a cui Nonno Tadio era molto affezionato. Fu infatti uno dei primi sostenitori che nel lontano 1968, firmò la petizione per il riconoscimento a livello nazionale della denominazione del Prosecco Doc.
L'Azienda
L'AZIENDA
L’azienda vocata principalmente alla produzione dell’uva Glera atta alla produzione del Conegliano Valdobbiadene DOCG, si estende per circa 14 ettari tra le colline di Confin, piccola località di Vittorio Veneto.
LA STORIA
Via via negli anni l’azienda si è evoluta trasformandosi, attraverso il lavoro del figlio più giovane Pietro, da zootecnica a viticola.
Oggi
Adesso Carlo, il nipote più giovane, muove con essa i primi passi verso il passaggio da viticola a vitivinicola.
Il vero merito di queste trasformazioni va però riconosciuto a Monica, la mamma di Carlo, che questi miglioramenti e queste trasformazioni ha sostenuto con forza fin dagli anni ’90, quando giunse in famiglia, sposa a Pietro. Lei infatti, fin dall’inizio aveva compreso le potenzialità dei terreni di famiglia, intuendo i progressi che si sarebbero dovuti fare e incoraggiando gli ulteriori passi avanti. Sua l’idea, ormai radicata in famiglia, di non limitarsi a produrre l’uva ma puntare anche a vinificarla per poi farla gustare sotto a una bella “frasca”. Cosa meglio di un buon Prosecco Superiore D.O.C.G “Tadio” mentre ci si gode lo spettacolare paesaggio culturale dei nostri territori.
Il giovane Carlo Casagrande, raccoglie la sfida e dice:
“Crescendo ho fatto mia l’idea di mia madre e nel 2020 ho deciso di buttarmi in questa nuova fantastica avventura! Per ora mi limito alla vinificazione di una piccola produzione tutta mia, ma col tempo punto a farla crescere sempre di più, insieme a tanti altri progetti.”
Quindi stay tuned che ne vedremo delle belle.
IL VINO, LA POESIA⚬
IL VINO, LA POESIA⚬
IL VINO, LA POESIA⚬
IL VINO, LA POESIA⚬
IL VINO, LA POESIA⚬
DI QUESTA TERRA⚬
DI QUESTA TERRA⚬
DI QUESTA TERRA⚬
DI QUESTA TERRA⚬
DI QUESTA TERRA⚬
Il nome e lo stemma
Nella scelta del nome e del logo dell’azienda cercavamo qualcosa che portasse avanti il legame con la famiglia ma allo stesso tempo riconoscesse il contributo di innovazione di mia madre.
Dopo lunghe discussioni abbiamo deciso di legare il nome dell’azienda a quello della famiglia di mio padre, puntando su “Tadio”, soprannome storico del nostro ramo genealogico dei Casagrande e nome con cui la nostra famiglia è conosciuta in zona.
Il logo invece porta avanti il nome della famiglia di origine di mia madre: i Gallo.
